Comitato Italiano per il Controllo
delle Affermazioni sul Paranormale

Il CICAP promuove un'indagine scientifica
e critica nei confronti del paranormale
Per informazioni: www.cicap.org

La luce lunare può influire sulla crescita delle piante?




La stampa non è nuova ad indicare il nostro satellite come responsabile di una serie di effetti sul mondo vegetale. Questa opinione è peraltro molto diffusa anche a livello popolare, soprattutto da parte di chi deve eseguire operazioni di semina agricola o di imbottigliamento dei vini. Stando a quel che si dice, gli effetti attribuiti alla luna appaiono quasi di natura "magica" e possono perciò apparire affascinanti, ma questo non vuol dire che i fatti accadano realmente come talvolta si legge. Ad esempio, non ha alcun riscontro la pretesa secondo cui i raggi lunari penetrerebbero nel terreno; questo perché la luce riflessa dalla Luna ha la stessa natura di quella solare, anche se è molte volte più debole, e quindi non ha alcuna possibilità di attraversare uno stato di materia nella quale non entra neppure la più intensa luce del Sole. Non è poi assolutamente vero che la luce lunare - come peraltro qualsiasi tipo di luce - agisca sul campo magnetico terrestre, e tanto meno che essa sia responsabile degli effetti di marea. Sulla Terra le maree sono provocate dall'attrazione gravitazione della Luna (dovuta alla sua massa, e non alla sua luce), e la gravità agisce in modo rilevante solo su enormi quantità di acqua, come è il caso di quella contenuta negli oceani. Esattamente come l'attrazione lunare non ci fa rizzare i capelli in testa, perché sono troppo leggeri, allo stesso modo essa non ha alcun effetto apprezzabile sulla linfa delle piante o su qualsiasi altra piccola quantità di materia.

Ciò non toglie che in linea di principio vi possano essere dipendenze fra le fasi lunari ed alcuni aspetti della vita vegetale, ma se tali effetti esistessero realmente sarebbero dovuti a meccanismi più complessi di quelli indicati dalla tradizione popolare. Un esempio interessante è il fatto che quando la Luna rischiara maggiormente i campi, il comportamento degli uccelli notturni (e di altri animali) può essere diverso da quanto avviene nei periodi di minore illuminazione. Questo fatto potrebbe modificare gli equilibri dell'ecosistema in modo da portare ad una minore presenza di insetti dannosi alle coltivazioni, dovuta proprio alla maggiore attività dei predatori notturni. Se realmente si dovesse osservare una vera correlazione fra la posizione della luna e lo sviluppo delle colture, cosa che fino ad oggi però non risulta, sarebbe utile avviare una adeguata indagine scientifica senza cadere in conclusioni troppo semplicistiche ed affrettate.


Marco Morocutti