La coccinella della salute

Pubblicato su Scienza & Paranormale n. 26 anno VII - Lug/Ago 1999


Bologna, aprile 1999. Anche quest'anno al Futurshow è in mostra l'alta tecnologia: i computer più potenti, il DVD, la TV via satellite, la Casa del Futuro... Ma non c'è solo questo: nell'angolo di un padiglione trovo uno stand che evoca ricordi di antiche fiere popolari, dove fra merci di ogni tipo vi era spesso qualcuno pronto a vendere un rimedio miracoloso.

Oggi uno dei mali maggiormente di moda è l'inquinamento elettromagnetico. Molti studi sui possibili effetti biologici, causati dall'esposizione a campi a radiofrequenza, hanno finora suggerito un atteggiamento prudente riguardo alle dosi massime consentite. Nonostante questo, non si è però trovata una correlazione precisa fra l'esposizione a bassi livelli, tipica degli ambienti domestici, e l'insorgenza di specifiche patologie. Nel dubbio, una società di Milano espone in fiera il suo rimedio: un simpatico oggetto a forma di coccinella, disponibile in vari colori, che secondo il fabbricante "protegge dalla potenziale pericolosità delle microonde" grazie alla sua composizione (un materiale ceramico detto BM502F) ed alla sua forma "a coccinella" (brevettata). Il prodotto in questione si chiama Zeropa®.

Per la descrizione del funzionamento bisogna affidarsi ad un depliant, che però mi viene fornito solo dopo una certa insistenza. All'interno trovo tutti gli ingredienti per un sicuro affare: si evocano infatti vaghi timori circa la salute pubblica, utilizzando affermazioni generiche ma sapientemente condite con qualche dato di fatto, sostanzialmente corretto, circa la natura e gli effetti dei campi elettromagnetici. In altre parole, il solito miscuglio di sacro e di profano.

E' interessante osservare la tecnica per convincere il visitatore che transita in fiera ma non possiede il prezioso depliant. Lo stand è allegramente colorato; le coccinelle sono in bella mostra sotto espositori trasparenti a forma di piramide (sarà un caso?). I responsabili della ditta, più alcune graziose ragazze, si prodigano per dimostrare l'efficacia del prodotto a chi si avvicina incuriosito. Mi sarei aspettato di vedere qualche strumento per indicare l'intensità del campo elettromagnetico, ma con grande sorpresa scopro che tutta la dimostrazione consiste in una prova di forza fra i venditori ed il cliente: una specie di braccio di ferro del duemila.

La cosa si svolge in questo modo. Il cliente è invitato ad unire ad anello pollice ed indice ed a mantenerli strettamente in posizione. Il dimostratore afferra le due dita del soggetto e cerca di separarle con forza, mostrando come ciò sia quasi impossibile. Poi il cliente è invitato ad afferrare con la sinistra il proprio telefono e ad eseguire una chiamata. Mentre questo avviene il dimostratore ritenta l'operazione, ma "sorprendentemente" questa volta riesce a separare le dita del soggetto. La spiegazione che ne viene data è che l'esposizione ad un campo elettromagnetico provoca uno stress che, "come si può vedere", riduce del 30% la nostra potenza muscolare. A questo punto il soggetto, comprensibilmente sorpreso, è invitato a ripetere la chiamata, ma questa volta tenendo una coccinella appoggiata al telefono. Et voilà! Per quanto il dimostratore si impegni, non riesce più a separare le dita del volontario. Questi, ancor più in preda alla sorpresa, apprende che il prodotto può essere acquistato sia nelle farmacie che nei negozi di telefonia, per la modica cifra di sessantamila lire. Che però salgono a centosessantamila se si desidera il modello grande, utile per televisori e monitor di computer.

Quando un responsabile dello stand spiega all'ennesimo cliente che "la coccinella assorbe l'80% delle onde dannose", mi faccio avanti perplesso e chiedo quali siano le onde dannose. Risposta (testuale): "La microonda!". Ed io: "Ma allora ci sono anche onde non dannose?" "Certo: la portante! La portante non è dannosa perché è continua. Poi vengono aggiunte altre onde, che sono intermittenti e quindi dannose. E' una questione di... strascicamento!" "Strascicamento?!?" "Si, è la modulazione dell'onda. La coccinella rimodula le onde dannose".

Non soddisfatto di tutto ciò assisto ad una nuova dimostrazione, questa volta condotta da una ragazza, che fra l'altro un attimo prima usava il proprio telefono con disinvoltura ma tuttavia senza impiegare la benefica coccinella. Evidentemente non si rende conto di quali rischi corra. Alla solita domanda finale del cliente: "ma come funziona?", ora la risposta è diversa: "E' un fenomeno fisico. Trasforma le onde negative in onde positive". Ah ecco, mi pareva...

Da dietro transita un signore con bambino, dall'aria un po' dimessa, che osserva e spiega al figlio: "Proteggono dall'energia negativa, dalle forze dannose... c'è anche la piramide, per captare le energie cosmiche... tutte quelle cose... per me sono tutte balle!!!". Lo guardo sorpreso e colgo una espressione di intesa. Ricambio con un sorriso, e mi allontano.


Marco Morocutti